“Cane nero”, un libro scaccia-paura

Confessione: quando ero piccola e per molto tempo in seguito ho avuto paura dei cani finchè non mi sono decisa a prenderne uno e superare quel terrore che mi bloccava in tante situazioni e che non sopportavo più (e superarlo mi ha aperto un mondo!). Chi più chi meno tutti dobbiamo convivere con delle paure nella nostra vita. C’è chi è più coraggioso e le affronta di petto, chi fa finta di niente e nasconde la testa sotto la sabbia e chi semplicemente crede di non poterci fare niente e ci convive pacificamente. Non lo so qual è l’atteggiamento giusto, è sempre tutto molto soggettivo ed io scarseggio in certezze, ma so che il libro di cui vi voglio parlare ha catturato la mia attenzione fin dal titolo per ovvie ragioni. Parlo di “Cane nero”di Levi Pinfold ed edito da Terre di mezzo.

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Questo cane nero grandissimo, anzi enorme, staziona minaccioso fuori dalla casa isolata nel bosco di una normalissima famiglia. La famiglia Hope (speranza) è composta da mamma, papà e tre figli ed una fredda mattina d’inverno come tante, mentre si appresta a fare colazione, si accorge di questa inquietante e spaventosa presenza. Tutti sono terrorizzati e non sanno come comportarsi. L’unica soluzione sembra essere quella di nascondersi e non guardare, sperando che il grosso cane nero sparisca da solo così come è arrivato.

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Ma la piccola Small (di nome e di fatto) ha invece un’altra idea. Decide di uscire di casa ed affrontare il cane nero faccia a faccia. La piccoletta è temeraria! Parla col cane, lo prende in giro bonariamente e piano piano  lo conduce con lei in giro per boschi e stradine. Mano a mano che stanno insieme la bestia che sembrava enorme diventerà sempre più piccola fino ad assumere le sembianze di un cane normale e docile che poi verrà anche accolto in casa della famiglia Hope. Il cane diventerà parte della famiglia e verrà molto amato (com’è giusto che sia per ogni cane) dalla piccola di casa. L’immagine che chiude il libro è infatti quella di un tenero abbraccio tra Small e il suo nuovo amico a quattro zampe non più minaccioso.

La storia potrebbe sembrare cupa e terrorizzante ma invece è solare, calda, intima e piena di coraggio. Un importante invito a guardare in faccia le proprie paure perché affrontandole poi magari scopriamo che erano molto meno spaventose di quello che ci sembrava. Metterci alla prova e scoprirsi forti è una bella iniezione di fiducia ed una grande opportunità di scoperta. Ce lo spiega “Cane nero”, libro scaccia-paure bello, profondo e leggibile a più livelli e con illustrazioni fantastiche. Da avere in libreria, che ve lo dico affà.

6 pensieri su ““Cane nero”, un libro scaccia-paura

  1. Mia figlia ha 2 anni e mezzo, ama farsi leggere storie.. starebbe ore ad ascoltare, ed ha paura dei cani. Pensi che possa esserle ulite?
    Magari prende spunto anche la mamma che ha paura di prendere l’aereo! :)

    • Che bello, una bambina che ama le storie è un dono prezioso :) Secondo me il libro potrebbe essere un buon tentativo, è una storia molto coinvolgente che aiuta a prendere contatto con la paura e a rendersi conto che a volte siamo noi a immaginare le cose più spaventose di quello che sono ;) Per quanto riguarda le paure ti dirò che sono piena ma quella dei cani sono felicissima di averla superata, prendile uno cucciolo e passa tutto! terapia d’urto :)

      • Tu pensi che questa non sia una caratteristica di tutti i bambini? Quella di ascoltare le storie intendo?!?!!? Non è una prerogativa dell’età?
        Io pensavo di si… Noi non passano giornata senza raccontarle una storia, ovviamente coinvolgendola, semplificando concetti e parole in modo da rendergliele più comprensibili, ma lei ci si appassiona tanto ed ascolterebbe sempre le stesse….
        Per prenderle un cucciolo… è sempre stato il mio sogno di bambina, ma gestirlo sarebbe ora impossibile. Preferisco sacrificarmi per un fratellino! ^_^

      • Mah sai che non è poi così scontato anzi! La predisposizione c’è in tutti i bambini credo ma va esercitata e mantenuta viva sennò poi si spegne e tanti genitori non danno così importanza ai libri e alle storie…voi fate un ottimo lavoro! :) per il cucciolo c’è tempo, meglio la priorità al fratellino! :)

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